Nel 2008 le case discografiche italiane hanno calato l’asso teen-band: sulla scia dei cicloni commerciali dei tedeschi Tokio Hotel e dei nostrani Finley, molte major del Belpaese hanno deciso di puntare su gruppi di giovanissimi che coniugassero musica accattivante con un linguaggio ed uno stile in grado di catturare il pubblico adolescente. Ci hanno provato per prima la Carosello con i Lost, 5 ragazzi cresciuti a pane e “Basket Case” direttamente dalla provincia di Vicenza, poi la Universal con i Melody Fall, 4 “sbarbatelli” torinesi musicalmente e tecnicamente molto preparati, ed infine la EMI con i dARI, band con richiami elettronici in formazione 3+1 per metà piemontese e per metà valdostana. Dati di vendita alla mano cerchiamo di capire quale casa discografica ha più colto nel segno (altro…)

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Il 2008 è stata l’anno di “Il Mondo Che Vorrei”, diciottesimo album di studio del Blasco nazionale. A quasi un anno dall’uscita è ormai tempo di bilanci, per un disco che non è riuscito a bissare i successi dei più recenti predecessori. Badate bene: chi scrive non è fra coloro che rimpiangono il Vasco anni ’80 puntando il dito contro le produzioni più nuove del rocker di Zocca. Anzi, “Canzoni Per Me” e “Buoni O Cattivi” sono stati a mio avviso grandissimi album contenenti capolavori a grappoli. “Il Mondo Che Vorrei” potrebbe essere inserito nel filone degli album meno azzeccati di Vasco Rossi, un po’ come “Stupido Hotel”. Con la differenza che il disco del 2001 conteneva comunque pezzi di buon successo come “Siamo Soli”, “Stupido Hotel” e “Ti Prendo E Ti Porto Via”, mentre nel lp del 2008 c’è veramente poco da salvare. (altro…)